Per il terzo anno consecutivo la nostra parrocchia ha organizzato e gestito il camposcuola per i ragazzi del post cresima, giovanissimie giovani dall’ultima settimana del mese di Luglio alla prima d’Agosto. Quest’anno, nel magnifico scenario del comune di Pollenza, provincia di Macerata, i nostri ragazzi hanno trascorso due settimane tra giochi, preghiera, riflessioni e confronto aiutati dagli educatori, da Suor Mimma e dalla comunità locale delle clarisse di Clausura che, gentilmente, ci hanno ospitato nell’oasi Santa Chiara, una struttura d’accoglienza adiacente la foresteria del monastero.
Le catechesi si sono concentrate sull’icona biblica del figliol prodigo, per il campo dei ragazzi, intesa come il ritorno dell’uomo all’essenziale per raggiungere la felicità, e sull’Eucaristia per quanto riguarda il campo dei Gionai e Giovanissimi. Le giornate, scandite dalla liturgia delle ore, per abituare i ragazzi a pregare, sono trascorse velocissime e in allegria proprio come voleva l’altra forte figura che ha seguito i ragazzi durante il campo: San Francesco. Particolarmente conivolgente è stata la visita della Santa Casa a Loreto, dove si è celebrata la liturgia penitenziale con le confessioni, e la giornata trascorsa tra il monte della Verna, su cui San Francesco ha ricevuto le stimmate, e la città di Gubbio che ci è stata presentata in un incontro con le suore di clausura in maniera inaspettata: una recita in costume organizzata per i ragazzi dalle suore stesse!
Al momento della partenza, faccie scure e qualche lacrimuccia ma si sa prima o poi si deve pur tornare a casa con la speranza che questa nuova esperienza sia di stimolo per cominciare il percorso del post cresima che attende questi ragazzi in parrocchia come tutti gli anni. L’invito, quindi, è quello di proseguire la strada insieme, ragazzi. Ogni sera alle 20:00 prosegue, infatti, in parrocchia la preghiera del vespro almeno fino a Settembre e poi si partirà con le catechesi, le uscite, i campiscuola ¬†e… tanto altro da scoprire.
Fatevi sotto allora, vi aspettiamo. Con affetto
Michele , Anna, Isa, Maria e  Ilenia
La parola ai ragazzi:
Dario Schiraldi (Campo scuola Post Cresima)
Dal 27/07 al 2/08 ¬†2009 si è svolto a Pollenza (Macerata), il camposcuola dei ragazzi del post-cresima.Il tema era :”reality life il successo della vita”, incentrato su una storia che ci ha accompagnato durante il campo. Si raccontava di un ragazzino di nome Jennix che cerca il successo a tutti i costi e quando finalmente lo raggiunge si rende conto che non è felice.
Grazie ad un prete capisce che sta sbagliando e dopo il sacramento della riconciliazione, ritorna dalla sua famiglia e dai suoi amici. Anche noi come Jennix, ci siamo riconciliati con Dio, precisamente nel santuario di Loreto che sorge intorno alla casa della SS. Maria vergine.
Attraverso questa storia abbiamo imparato il valore dell’ amicizia e del rispetto, che ¬†si sono rafforzati convivendo per sette giorni tutti insieme.
Tra le tante attivita’ svolte è stato particolarmente emozionante l’ incontro con le monache clarisse ¬†che ci hanno raccontato in maniera originale la vita di san francesco e santa chiara.
Dall’ alba al tramonto, grazie al suono delle campane che scandivano i loro tempi di preghiera, abbiamo respirato un po’ della loro spiritualità.
Per me è stata un’ esperienza bellissima, perciò invito tutti i ragazzi che in futuro riceveranno la cresima a partecipare con gioia sia ai campo scuola che alle catechesi.
Miriana Percoco (Campo scuola Giovani e Giovanissimi)
Al mattino la sveglia era alle 7.30, poi verso le 8.00 le lodi mattutine e in seguito la colazione. Che fatica e che volti assonnati ahahahah!
Dopo, venivano formati quattro gruppi i quali contribuivano ad organizzare la giornata; per esempio il gruppo pulizia lavava i coridoi e i bagni della casa; al gruppo cucina veniva assegnata la pulizia e l ´aiuto in  cucina; il gruppo liturgia aveva il compito di organizzare i vespri e i vari canti; infine il gruppo animazione ravvivava la catechesi. Praticamente il campo lo portavamo avanti noi!
Dopo cena il gruppo, formato da Pierfranco Giordano, Francesco Colatorti e Giovanni Caputo, organizzava intrattenimenti per noi ragazzi. Infine la notte, dopo qualche schiamazzo e scherzo notturno per magia tutto taceva. Come scordare poi la visita all’abbazia di Sant’Ubaldo raggiunta a bordo di una bidonvia che ci ha aperto un paesaggio spettacolare di Gubbio. Questa e¬¥ stata un¬¥esperienza indimenticabile sicuramente da rivivere.
Francesco Colatorti (Camposcuola dei Giovani e Giovanissimi)
Se mai dovessero chiedermi: “Qual è stata l”esperienza che ti ha più segnato fin”ora?”; risponderei con fermezza: “Il campo-scuola giovani-giovanissimi 2009 (dal 2 all”8 agosto)”
Ebbene sì, è stata una settimana fantastica, di quelle che lasciano il segno come una cicatrice che ti rimane a vita dentro e che non fa male, anzi fa scaturire una tempesta di gioia indescrivibile.
√à incredibile come in così pochi giorni vedi la tua vita da un punto di vista completamente diverso, ti senti cambiato dentro e vorresti cambiare qualcosa fuori.
Sono stati dei giorni pieni di forti testimonianze, come quelle delle ragazze della comunità di recupero “la casa tra le nuvole” le quali da essere oggetto di sfruttamento, buttate per le strade, sono riuscite a riprendersi la propria dignità e la propria vita. Non sono mancati momenti di sano divertimento che hanno accompagnato ogni momento del campo come il pomeriggio passato in piscina dopo una lunga scarpinata che è valsa la pena fare. Per non parlare poi delle amicizie. Si sono, infatti, consolidate e approfondite tutte quelle già esistenti e se ne sono formate di nuove, soprattutto tra i ragazzi che quest”anno hanno terminato la terza media e che entreranno a fare parte del gruppo giovanissimi.
Non sono mancati poi momenti di forte condivisione e riflessione che, durante le catechesi, incentrate sul tema dell’Eucaristia, accompagnate dagli esempi di vita di San Francesco e di Madre Teresa con alcuni significativi commenti di don Tonino Bello ci siamo trovati a vivere e a farne tesoro per la nostra vita.
Anche i momenti di preghiera che sono stati veramente profondi e coinvolgenti sia per quanto riguarda ¬†le messe, le lodi mattutine e i vespri sia, soprattutto, in occasione dell”adorazione eucaristica che a mio parere è stato uno dei momenti più intensi e ricchi di spiritualità di tutto il campo. All”insegna della preghiera e della contemplazione, ma anche della curiosità e della meraviglia, è stata l”uscita di una giornata intera prima sul monte Verna (dove San Francesco sostò in meditazione e ricevette le stimmate), con la celebrazione penitenziale, e poi a Gubbio dove, come citato nei ¬†Fioretti di San Francesco, avvenne l’incontro con il lupo.
Insomma da questo incredibile mix di forti esperienze e sensazioni è nato un campo scuola fuori dal normale, qualcosa che non ti rimane come un semplice ricordo ma come un saldo punto da cui partire per migliorare la tua vita e quella degli altri.